Essere di Più puntata 34 con il mitico Gianfranco Cortesi (Parrucchierando)
La mia carriera inizia lavorando nel salone di mia madre.
La mia carriera inizia lavorando nel salone di mia madre che faceva la parrucchiera dove la soddisfazione personale sul lavoro e la partecipazione del tutto casuale a un corso di formazione per parrucchieri hanno fatto il resto. Ormai lontano dagli studi di agraria, ho iniziato a percorrere una strada non tracciata che si è snodata tra le aziende più importanti del settore, facendo di me un professionista del mestiere con ruoli di grande responsabilità in contesti aziendali e in team di tecnici di rilievo nazionale e internazionale. È stato attraverso queste esperienze – tutte diverse, impegnative, stimolanti e importanti – che ho preso a girare il mondo e a confrontare i miei risultati con quelli scoperti e elaborati in ogni centro tecnico e laboratorio in cui ho lavorato: dagli Usa al Brasile, dall’Argentina in Colombia e Venezuela, fino in Costa Rica e Messico. Ed è proprio da tutto questo vorticoso lavoro che hanno preso forma i miei color book, tabelle di marcia per gestire il team di lavoro di un’azienda del settore e diventati poi, insieme alle esperienze nei saloni, nei corsi di formazioni e nella vita professionale di tutti i giorni, un vero e proprio manuale tecnico a larga diffusione, consultato, letto e tradotto in mezzo mondo.
A partire dalle mie iniziali intuizioni – in particolare il “comandamento” sul «metodo del ragionamento per lo sviluppo del colore cosmetico e delle tecniche di colorazione per capelli» – insieme a Massimiliano abbiamo rimesso in gioco l’intera struttura di miei precedenti lavori sul tema. L’abbiamo fatto tenendo conto dell’importanza di alcuni punti essenziali introdotti da quel primo testo nel campo della colorazione per capelli: la terza melanina, fondamentale per valutare il processo di schiaritura e la costruzione dei toni dei colori; e la seconda scala cromatica, strumento straordinario per eliminare possibili errori nelle tendenze di riflesso, i residui di colore indesiderati e per ottenere colori sempre più fedeli al tono desiderato. Il tema dell’incontro – e non solo quello tra me e Massimiliano – tra elementi diversi di un processo è, da questo punto di vista, centrale in
questa nuova versione del libro: ovviamente, mi riferisco all’incontro tra i colori – come dice il capitolo che fa da legante tra le parti teorica e pratica del volume – è il principio-guida per la scelta delle formule di colore e delle tecniche da utilizzare per applicarlo, assistenti preziosi della colorazione.
Gli anni di esperienza, la paternità del volume che ispira il testo che segue, l’amicizia e la fiducia che mi lega a Massimiliano mi danno il diritto – e la responsabilità – di affermare la validità del metodo di ragionamento nella formazione di un colorista professionista, grazie all’acquisizione delle capacità tecniche necessarie ad affrontare le valutazioni e le scelte per l’interpretazione del colore cosmetico e delle sue potenzialità.
Chimica e tecnica di colorazione sono due facce della stessa medaglia, due funzioni legate ( poi il tasto leggi di più) da un rapporto di efficacia perché ogni elemento chimico svolge il suo specifico ruolo a supporto degli altri fattori inclusi nel processo della colorazione e applicati attraverso tecniche precise e definite che producono le modificazioni – chimiche e fisiche – del capello tali da rendere possibile che a un determinato modo d’uso corrisponda sempre ed esattamente un determinato risultato.